
Lumen ad revelationem

Lumen ad revelationem
Meditazione per le Sacre Tempora di Avvento
Quia viderunt oculi mei salutare tuum:
quod parasti ante faciem omnium populorum
Cantico di Simeone
Lc 2, 30-31
Secondo il calendario millenario, la Santa Chiesa celebra durante questa settimana le Sacre Tempora, un momento di digiuno e penitenza, grazie al quale possiamo prepararci con uno spirito soprannaturale al Mistero della Nascita del Nostro Salvatore e Redentore. Nei giorni di Mercoledì, Venerdì e Sabato della Terza Settimana di Avvento siamo chiamati a raccoglierci in preghiera e ad unire i nostri sacrifici per implorare al Trono della Maestà divina che si degni di benedire la nostra vita e stagioni dell’anno, renda fertili i nostri campi e soprattutto ci ottenga degni Ministri della Parola e dei Sacramenti, e veri Pastori del popolo cristiano, ricordando coloro che nell’antichità venivano ordinati in questo periodo.
Questo giorno, ancorché consacrato al digiuno, è un giorno in cui si onora la Santissima Vergine, della quale al Mattutino e alla Messa viene letto il Vangelo dell’Annunciazione, Missus est angelus. San Bernardo di Chiaravalle compose le sue splendide omelie in onore della Madonna proprio per questa circostanza.
Stiamo attraversando un momento terribile, per la Chiesa e per il mondo intero: forze oscure congiurano contro Cristo e contro quanti credono in Lui, in nome di una infernale rivoluzione. Quello che i figli delle tenebre vogliono imporre oggi è esattamente il contrario del vero Great Reset che fu la Redenzione: con l’Incarnazione di Nostro Signore e la Sua Passione e Morte noi siamo stati riscattati dalla schiavitù a Satana, alla quale ci siamo tutti sottomessi con la colpa di Adamo, nostro progenitore; oggi con la cancellazione di qualsiasi traccia di Bene nel mondo si vuole preparare l’avvento dell’Anticristo, nel folle tentativo di precipitarci nuovamente sotto l’empia e mortale tirannide di Satana. Ma questo gesto sconsiderato, frutto dell’accecamento e dell’orgoglio del Nemico, non potrà mai vincere Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Nel silenzio della santa attesa del Salvatore promesso, veneriamo l’Annunciazione a Maria Santissima, che con la sua umiltà ha acconsentito che la Seconda Persona della Santissima Trinità si incarnasse nel Suo seno virginale, preservato da ogni macchia di peccato; e che tramite quel benedetto Fiat si realizzasse la nostra salvezza.
Anche a noi, pur nella nostra indegnità, il Signore invia un angelo per chiederci il nostro Fiat. Egli ci chiede di credere in Lui, di riporre le nostre speranze solo in Lui, di pregarLo perché esaudisca le nostre preghiere e ci salvi nella tempesta che infuria attorno a noi.
Se sapremo rispondere con umiltà, sull’esempio della Vergine Madre di Dio, potremo avere la grazia di scoprire che il Signore non ci lascia mai soli nei pericoli e nelle difficoltà, e che le potenze dell’Inferno non possono nulla, se la nostra anima è in grazia di Dio e il nostro cuore è pronto per accogliervi la Santissima Trinità.
Si avvicina il Santissimo Natale di Nostro Signore, per celebrare un evento storico – il vero Great Reset – che ha strappato a Satana le anime redente col Sangue dell’Agnello. Facciamo in modo che questo Natale costituisca una rinascita spirituale per ciascuno di noi, per le nostre famiglie, per le nostre comunità e la nostra Patria: possiamo essere noi, questa volta, il presepe in cui la Vergine Santissima deporrà il Re Bambino, «Luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele» (Lc 2, 32).
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
16 Dicembre 2020
Feria IV Quattuor Temporum Adventus