Summa injuria

Mons. Carlo Maria Viganò

Summa injuria

Dichiarazione a proposito del Motu Proprio
``recante modifiche in tema dicompetenza degli Organi giudiziari
dello Stato della Città del Vaticano``

Secondo l’ennesimo provvedimento (qui) promulgato da colui che collegialmente e sinodalmente spadroneggia a colpi di Motu Proprio, i Cardinali di Santa Romana Chiesa potranno essere sottoposti a processo ed essere giudicati da laici.

Inutile cercare una ratio nelle estemporanee decisioni di Bergoglio, il quale ha già infiltrato nei Dicasteri Romani e al Sinodo dei Vescovi non pochi laici, o comunque religiosi non chierici, in nome della sinodalità, della democratizzazione e della parità di genere. Inutile parimenti appellarsi al Codice di Diritto Canonico, cui il Romano Pontefice può derogare a proprio piacimento. Inutile deplorare il sovvertimento gerarchico che consente a un membro della Chiesa discente di giudicare un membro della Chiesa docente. Chi crede che le norme e le riforme bergogliane siano motivate da retti propositi e abbiano come scopo il bene del corpo ecclesiale è fuori strada.

Se solo si ha l’onestà intellettuale di riconoscere che lo scopo di queste innovazioni è la demolizione della Chiesa Cattolica e l’accentramento tirannico del potere, si comprende la loro perfetta coerenza ed efficacia. Sottomettere i Prelati ad un tribunale composto da laici, nominati dal primo inquilino di Santa Marta, significa sottrarre giurisdizione ai Pastori per concentrarla in un unico soggetto, lasciando l’apparenza di democrazia, di collegialità e di coinvolgimento dei laici nel governo della Chiesa.

Un astuto paradosso: Bergoglio impone riforme apparentemente democratiche che ripugnano alla costituzione monarchica della Chiesa di Cristo, con il solo vero scopo di dividere e di avocare a sé tutto il potere che egli stesso afferma di voler combattere. Una mossa di accentramento per poter punire o assolvere chi vuole a proprio piacimento, assicurandosi la sudditanza dei cortigiani e promuovendo una curia di adulatori, corrotti e ricattabili.

Omne regnum divisum contra se desolabitur: et omnis civitas vel domus divisa contra se, non stabit (Mt 12, 25).

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

30 Aprile 2021

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