Lettera a Matteo Salvini

Mons. Carlo Maria Viganò

Lettera all'On. Matteo Salvini

(inedita)

6 Novembre 2021

Onorevole Senatore,

ho preso la risoluzione di scriverLe questa lettera solo ieri pomeriggio, avendo avuto l’opportunità di fargliela recapitare da una persona di fiducia. Mi rivolgo a Lei con la massima franchezza, come Arcivescovo e pastore d’anime, nella speranza che Ella vorrà tenerle nella dovuta considerazione, tanto per il ruolo politico che ricopre, quanto per coerenza con la Fede che Ella dice di professare e con il Battesimo che ha ricevuto.

La linea politica della Lega è appiattita su posizioni a dir poco sconcertanti, in un evidente tradimento degli elettori. Vi è una spaccatura tra l’establishment e la base, e l’emorragia di voti dipende principalmente dall’incomprensibile appoggio del Suo partito tanto alla narrazione pandemica quanto alla campagna vaccinale e al cosiddetto green pass. Molti Italiani, che sino a due anni fa erano convinti sostenitori del Carroccio, oggi sono completamente disorientati: scandalizzati, presi in giro, traditi. Senatore, non posso che concordare con loro.

Ma se da un lato non sarebbe giusto né onesto attribuire a Lei la responsabilità per le dichiarazioni di esponenti della Lega o per l’appoggio quasi corale dei suoi Parlamentari al passaporto vaccinale; dall’altro resto del tutto sconcertato per la gravissima mancanza di leadership da parte sua e per la sua pavidità di fronte agli avversari interni. I quali avversari sono evidentemente quinte colonne di un ben più ampio sistema di potere che ha fatto proprio tanto il Great Reset del World Economic Forum, quanto l’Agenda 2030 dell’ONU. Questi progetti, come ben sa, costituiscono un vero e proprio colpo di stato mondiale, perché assoggettano i governanti delle Nazioni ad un programma dettato non dai cittadini, ma dall’élite. La pandemia, nell’ottica del Great Reset, doveva creare un’emergenza che legittimasse l’adozione di misure di limitazione delle libertà civili e costituzionali altrimenti impensabile. Il vaccino, a sua volta, non solo non è un vaccino in senso stretto perché non garantisce immunità e sta dimostrandosi anche pericoloso per chi lo ha ricevuto, ma è un pretesto perfetto per imporre il passaporto sanitario, nel quale i governi di molti Stati hanno già deciso di integrare l’ID personale, la tessera sanitaria, la patente di guida, la carta di credito, la cartella sanitaria e il profilo fiscale, professionale e contributivo. Queste non sono teorie del complotto, ma norme già approvate da molti governi che ricalcano in sostanza il sistema di controllo capillare in uso nella dittatura comunista cinese, legato al sistema di credito sociale.

Voglio sperare che Ella abbia ben chiaro che l’emergenza ecologica è solo un altro scenario, dopo la pandemia, tra i quattro ipotizzati dal Word Economic Forum per il Great Reset. L’azione dell’infame governo Draghi asseconda consapevolmente l’agenda green, che porterà guadagni a chi già ha enormi disponibilità finanziare, mentre impoverirà ulteriormente la maggioranza dei cittadini, imponendo loro il costo di aumenti generalizzati che trovano la propria causa in una scelta deliberata dell’Unione Europea, volta proprio a creare le premesse per legittimare ulteriori limitazioni della mobilità, delle scelte alimentari dei singoli, della situazione economica delle famiglie e dei lavoratori. È stata l’Unione Europea a recedere dal contratto di fornitura del combustibile con la Russia, preferendo acquistare lo scisto dagli Stati Uniti a costi ben superiori e con un impatto ambientale più grave. Ma questi aumenti li pagano cittadini ai quali nessuno ha chiesto se approvano l’allarme del cambiamento climatico sostenuta dalla lobby della transizione ecologica, né se vogliono essere tassati per scelte che avvantaggiano una minoranza di miliardari.

Ho saputo che la Lega partecipa attivamente alle negoziazioni tra partiti per l’elezione del Presidente della Repubblica: questo affacendarsi in questioni di piccolo cabotaggio, per così dire, mostra a mio parere una miopia politica inquietante. Per essere più esplicito, mi sembra che né Lei né i dirigenti del Suo partito abbiate ben chiaro il pericolo imminente di una forma subdola di dittatura, in cui il Parlamento non ha più alcun ruolo, e in cui il Primo Ministro e il Presidente della Repubblica si trovano a condividere il potere come dei Consoli o addirittura ad accentrarlo in una sola persona obbediente ai suoi referenti, come audacemente ipotizzato da Giorgetti qualche giorno fa.

L’establishment è impegnato in questioni completamente avulse dal sentire comune e non riesce ad influire significativamente nell’attività del governo, né in quella del Parlamento, a causa della sua esiguità numerica. Nel frattempo gli elettori del cosiddetto centrodestra guardano con incredulo sconcerto i propri eletti che non spendono una parola per la gestione criminale della pandemia, per le inaudite violazioni della Costituzione, per l’assoluto asservimento del Presidente della Repubblica alle decisioni di Draghi, per la follia della vaccinazione di massa con un siero genico sperimentale, la cui autorizzazione al commercio è stata data sulla base di dati gravemente falsificati; e a breve, “esperti” con mille conflitti di interessi con le case farmaceutiche – tra cui noti medici pediatri – autorizzeranno l’inoculazione del siero genico ai bambini, esponendoli ad un rischio gravissimo e alle non meno gravi incognite degli effetti a lungo termine.

Ella mi dirà che uscire dal governo Draghi non risolverebbe la situazione, ma anzi la complicherebbe. Eppure è proprio questo atteggiamento che rappresenta un tradimento dell’intera classe politica dinanzi al popolo italiano, al quale appartiene la sovranità. Non stiamo parlando di aumenti di tasse o di singole norme discutibili, ma della stessa esistenza del popolo italiano; stiamo parlando della cessione della sovranità nazionale, da parte di chi ha il potere di esercitarla in nome del popolo italiano, a dei poteri sovranazionali che non fanno mistero dei propri intenti di dominio tirannico nel Nuovo Ordine Mondiale; stiamo parlando di trasformare la nostra Patria in un enorme campo di lavoro cinese, adottando il credito sociale e il controllo totale della popolazione. Dinanzi a tali progetti, dichiarati da poteri sovranazionali che nessuno ha eletto, occorre una denuncia coraggiosa e forte di questo colpo di stato, anche se questa presa di posizione comporta la perdita di potere istituzionale.

La crisi, Senatore, non si limita all’Italia: tanto la gestione della pandemia quanto la campagna vaccinale e a breve l’emergenza ecologica ci mostrano un unico copione sotto un’unica regia, e ci confermano quanto il ruolo dei governanti e dei politici nelle singole Nazioni si sia ridotto a quello di esecutori di ordini impartiti dall’alto, se non a quello di cortigiani o di venduti. Solo alcuni Stati hanno saputo imporsi, ponendo un freno ai diktat dell’Unione Europea o alle pressioni dell’OMS, del WEF e delle altre istituzioni che interferiscono nelle loro decisioni in materia economica, fiscale, sanitaria e addirittura sociale e religiosa. L’Italia è sempre obbediente, sempre prona, sempre disposta a subire qualsiasi umiliazione, qualsiasi imposizione.

Come possa la Lega anche solo pensare di dividere gli scranni del Parlamento con i traditori dei cittadini e della Costituzione, è davvero arduo da comprendere! Il successo di un ideale non dipende dai calcoli politici e dal giudizio degli avversari, ma dal fatto che per quell’ideale il vero leader è disposto a perdere tutto, a combattere, a dare la vita. È questo che infonde coraggio nella base, che la sprona a combattere a sua volta: il soldato che ama la sua Patria combatte con eroismo anche se è rimasto il solo a difendere il fortino, mentre il mercenario pensa a come vendersi al vincitore alla prima occasione. La base della Lega non vuole mediatori tra le correnti del partito, né politici che facciano a gara per assecondare il sistema; ma personaggi carismatici che incarnino quegli ideali condivisi – Dio, Patria e Famiglia – che identificano tutti gli Italiani perbene. Chi ha votato per la Lega vuole un Salvini combattivo, agguerrito, convinto delle proprie idee, che devono essere idee forti, basate su valori sacri e immutabili.

Onorevole Salvini, compia un gesto eclatante: denunci la gestione criminale della pandemia da parte del Ministero della Salute, dell’ISS e dell’OMS! Dica chiaramente che il green pass è incostituzionale, e che rimarrà una violazione dei diritti fondamentali dei cittadini anche se il Parlamento o la Corte Costituzionale dovessero dire il contrario!

C’è una maggioranza indignata, pronta alle barricate per difendere i propri diritti e le proprie libertà oggi conculcate dai propri governanti. E non parliamo di estremisti o di violenti, ma di persone oneste, religiose, perbene; gente che vede morire i propri cari di malori improvvisi, ed è discriminata perché non vuole vaccinarsi; gente che subisce il vaccino sotto ricatto, per non perdere il lavoro e poter sfamare i figli; gente che viene cacciata e criminalizzata da personaggi che lucrano compensi scandalosi per le proprie comparse in televisione in favore della narrazione pandemica. Queste persone non sono disposte a sottostare a nuovi ricatti e quando Ella scoprirà che Draghi e Cingolani sanno perfettamente come usare il green pass per controllare le transazioni, gli acquisti, i viaggi, le scelte alimentari e le stesse idee politiche o religiose degli Italiani, sarà troppo tardi per poter sperare ancora nel loro appoggio. Il passaporto vaccinale è una mostruosità giuridica che va abolita in quanto illegittima e nulla, e che mai avrebbe dovuto essere votato in Parlamento, anche a costo di dimettersi.

La situazione globale è in divenire, e vediamo delinearsi due schieramenti opposti. Uno è quello progressista, globalista, transumano e anticristiano del Nuovo Ordine Mondiale. L’altro è quello tradizionale, sovranista, umano e cristiano della Civiltà occidentale. Un’Alleanza antiglobalista mondiale tra Stati e popoli che non accettano l’imposizione di una tirannide infernale può ribaltare i destini del mondo, se la Provvidenza vorrà concederci un’altra chance prima di punirci come meritiamo. Ma per farlo, Onorevole Senatore, occorre mettere da parte le convenienze politiche e i calcoli di partito, sapendo riconoscere quando è il momento di levare la voce e di schierarsi.

Denunci con forza il colpo di stato globale! Faccia comprendere agli Italiani che mettere in discussione decisioni assurde e scientificamente insostenibili non è da irresponsabili, ma da persone che esercitano il giudizio critico e che non si lasciano ipnotizzare dalle menzogne dei media. Si mostri orgoglioso delle Sue idee!

So bene quanto vicine siano le nostre posizioni su tante questioni e so anche che Ella è molto legato al Santo Rosario, che ha brandito con orgoglio in Piazza del Duomo a Milano. Il Rosario è la preghiera con cui la Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, ha concesso la vittoria sul Turco a Lepanto. Ma se crede davvero che il Rosario muove il Cielo, perché teme che il Signore Dio degli eserciti non voglia benedire la Sua azione politica e sociale, se essa è posta sotto la Sua protezione e ha come scopo il bene comune? Perché esita, se come Cattolico crede che nella battaglia tra Dio e Satana la vittoria è già ineludibilmente di Nostro Signore?

Onorevole Senatore, concludo questa lettera invitandoLa a compiere un gesto di rottura, a dare un segnale forte agli Italiani, a prescindere dalla loro provenienza politica. Rovesci il banco, uscendo dagli schemi e prendendo in modo chiaro e inequivocabile posizione per i milioni di Italiani – che a breve saranno la maggioranza – che si sentono abbandonati dai partiti e dalla classe dirigente e che assieme alla loro libertà conculcata rivendicano la propria identità, il diritto di vivere in pace e prosperità nella loro amata Patria, di vedere protetta la famiglia naturale e il matrimonio, tutelata la vita dal concepimento alla morte naturale, garantita la dignità delle condizioni di lavoro, promossa l’educazione, la cultura e la ricerca. Non assecondi, anche solo con il silenzio, il piano criminale del Great Reset e il governo che lo promuove con grave danno per la Nazione e per gli Italiani! Se Ella agirà coerentemente alla Fede che professa e animato dal desiderio di restituire la Patria nell’onore che le è stato tolto, il Signore benedirà la Sua azione e la Vergine accompagnerà i Suoi passi.

Concludo questa lunga lettera con un monito grave, visto che per il momento non posso impartirLe la mia Benedizione. Il mio monito di Pastore e di Successore degli Apostoli è questo: ritiri il Suo sostegno all’infame governo Draghi, ponendo fine alla serie infinita di crimini contro l’umanità e di reati, compiuta in nome dell’emergenza pandemica e della campagna vaccinale. Denunci le gravi violazioni di cui si è reso responsabile il governo e chieda alla Magistratura di intervenire per dare giustizia alle decine di migliaia di vittime causate dalla colpevole gestione di questi due anni di Covid: non si renda complice di questo crimine. Ritorni nelle piazze, al fianco di chi protesta per la violazione dei diritti fondamentali, e riconquisti il Suo ruolo di leader appoggiato dalla base e animato da un ideale: le persone fidate Le confermeranno lealtà e i traditori non mancheranno di palesarsi. Torni ad essere il Salvini che abbiamo conosciuto e apprezzato, perché questa potrebbe essere l’ultima occasione di riscattarsi politicamente, ma soprattutto l’ultima occasione di salvare la Sua anima, per le immani responsabilità che come politico e uomo di governo Ella ha dinanzi a Dio.

Sappia che prego il Signore di concederLe la forza di compiere la scelta giusta e il coraggio di difenderla con coerenza e onore.

In Christo Rege,

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

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