
Nota prævia

Nota prævia
Dichiarazione in risposta ad un articolo
della dott.ssa Gwyneth A. Spaeder
apparso su ``Corrispondenza Romana``
Il 15 Dicembre scorso, nella sola sezione in lingua italiana del sito di Corrispondenza Romana, è stato pubblicato un articolo della pediatra Gwyneth A. Spaeder con il quale si sarebbero volute confutare le mie dichiarazioni sul “vaccino” per la Covid, contenute nella lettera che ho inviato ai Vescovi americani e alla Congregazione per la Dottrina della Fede il 23 Ottobre 2021.
Credo che quanti hanno dimestichezza e assiduità con i miei scritti sappiano che non sono solito fare affermazioni azzardate, né prendere posizioni su temi controversi senza documentarmi approfonditamente: lo richiede la serietà di una critica imparziale e l’autorevolezza del mio ruolo di Arcivescovo, oltre che il rispetto per i miei interlocutori. Sia che io mi pronunci su questioni di stretta pertinenza dottrinale o morale, sia che affronti argomenti solo indirettamente legati alla Religione, credo di non essermi mai sottratto alla critica né a una sana discussione, proprio perché sono persuaso che la verità non sia proprietà di nessuno, ma che essa possa manifestarsi – e talora apparire ancora più evidente – grazie al confronto onesto con chi ha idee diverse. Ce lo insegna, a comprova della saggezza della Chiesa, la disputatio scolastica, significativamente scomparsa dopo il Concilio.
Nel caso specifico della farsa psicopandemica e della campagna vaccinale per la Covid, ho avuto modo di informarmi, di interpellare medici e scienziati autorevoli, di leggere e di approfondire quegli aspetti che, comprensibilmente, non sono di immediata competenza di chi non è addentro alla materia. Una volta formatami un’idea in proposito, ho ritenuto mio dovere di Pastore e Successore degli Apostoli inviare una lettera ai miei Confratelli americani e alla CDF, nella quale evidenziavo le gravi criticità del siero genico sperimentale tanto sotto un profilo di efficacia e sicurezza, quanto di liceità morale.
L’articolo della dott.ssa Spaeder non ha in alcun modo confutato le mie argomentazioni, limitandosi a ripetere lo script che BigPharma cortesemente fornisce ai suoi rivenditori, sul modello delle FAQs – Frequently Asked Questions – che ogni azienda mette a disposizione della clientela.
Per questo motivo, considerando che la pretesa confutazione veniva da un medico, ho ritenuto opportuno farmi da parte, interpellando il dott. Massimo Citro Della Riva, valente medico e autore di pubblicazioni sulla pandemia, una delle quali, Apocalisse, è prossima ad essere data alle stampe. Sarà quindi il dott. Citro Della Riva a rispondere nel merito alla dott.ssa Spaeder, con le competenze e la cognizione di causa di chi è ovviamente più titolato di me nella disciplina. Tengo a precisare che lo scorso 21 Dicembre ho inoltrato la lettera del dott. Citro della Riva a Corrispondenza Romana, la quale ad oggi non ha provveduto a pubblicarla, come richiesto e dovuto. Ecco perché ho voluto condividerla con Church Militant, lasciando ai lettori di valutarne il contenuto e, alla luce di questo, le lacune e le inesattezze dell’articolo della dott.ssa Spaeder.
Mi spiace – e lo dico con il rammarico di chi ha conosciuto il Direttore di Corrispondenza Romana in tempi in cui era apprezzato come autorevole intellettuale cattolico conservatore – che De Mattei si sia avventurato in un campo minato, prestandosi a dare sostegno mediatico alla narrazione pandemica e alla presunta efficacia, sicurezza, non pericolosità e liceità del siero genico. E mi spiace ancor più che, nel fare ciò, si sia affidato alla penna di Gwyneth A. Spaeder, una persona che non appare esattamente imparziale, anzi che presenta molteplici conflitti di interesse tanto per la propria formazione professionale quanto per i rapporti con la John Hopkins University e la IQVIA in cui lavora il marito Jeffrey Spaeder. Lascio all’indagine dei giornalisti di approfondire il ruolo del padre, George Weigel, famoso neo-con, biografo di Giovanni Paolo II e firmatario del PNAC, il Project for the New American Century, assieme – tra gli altri – a Dick Cheney, Donald Rumsfeld e a Jeb Bush.
Mi pare che il coinvolgimento della dott.ssa Spaeder, quantomeno in relazione alle sue parentele, riveli una vicinanza ideologica con ambienti politici ben identificabili, con i quali non so come si rapporti il prof. De Mattei, la cui Fondazione Lepanto ha sede a Washington. Sarebbe il caso che il Direttore di Corrispondenza Romana e Presidente della Fondazione Lepanto, che più volte mi ha invitato a non occuparmi di questioni politiche e mediche, chiarisse la propria posizione e fosse il primo, in quanto Cattolico praticante, a dare l’esempio di trasparenza e di coerenza evitando strane contiguità.
Ciò detto, lascio che sia il dott. Citro a confutare le argomentazioni della dott.ssa Spaeder.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
24 Dicembre 2021
Vigilia del Santissimo Natale