Preghiera a Cristo Re
Preghiera a Cristo Re Sommo Sacerdote
per implorare protezione alla Santa Chiesa
1 Ottobre 2023
Signore Gesù Cristo, Re e Pontefice della Santa Chiesa,
che a San Pietro, Principe degli Apostoli,
avete ordinato di pascere le pecore e gli agnelli del Vostro Gregge,
consegnandogli le Sante Chiavi del Regno dei Cieli:
volgete il Vostro sguardo alla Chiesa Militante in terra,
assediata da nemici esterni e interni che tramano per la sua distruzione
e per la rovina delle anime che avete redento con il Vostro preziosissimo Sangue.
Noi, prostrati dinanzi al Vostro altare, Vi riconosciamo nostro Re e Signore,
e a Voi rendiamo l’omaggio quale Sommo Pontefice del Corpo Mistico.
Per troppo tempo, Signore, noi Vi abbiamo disgustato con la nostra tiepidezza;
per troppo tempo abbiamo assistito in silenzio al tradimento della Vostra santa Legge;
troppo a lungo abbiamo confuso la virtù dell’Obbedienza con il vile servilismo.
Abbiamo taciuto quando la Vostra dottrina è stata negata da mercenari infedeli;
abbiamo tollerato che il vostro Santo Sacrificio venisse adulterato e manomesso;
abbiamo guardato altrove mentre venivate offeso e profanato nel Santissimo Sacramento,
abbiamo anteposto i rispetti umani e lo spirito del mondo
al dovere di testimoniare il Vostro Nome e professare la Fede che ci avete insegnato.
Come potremmo oggi meravigliarci, se dinanzi a tanta tiepidezza, a tanti tradimenti
la Vostra Giustizia giustamente ci punisce con la severità del Padre offeso dai suoi figli ingrati?
E come potremmo sperare nella Vostra Misericordia,
quando vi abbiamo rinnegato più volte di Pietro?
quando abbiamo adorato il vitello d’oro come e peggio degli Ebrei nel deserto?
Noi non osiamo levare lo sguardo verso il trono della Vostra Maestà,
perché temiamo di incontrare il volto dell’ira e della collera
che le nostre innumerevoli colpe personali e sociali hanno accumulato sul nostro capo.
Permetteteci dunque, Signore Gesù Cristo, Figlio dell’eterno Padre,
di rivolgerci alla Vostra santissima Madre, Nostra Signora e Regina:
lasciate che a Lei, che nella Sua umiltà avete concesso di schiacciare il capo del Serpente,
noi possiamo ricorrere fiduciosi e pentiti, per veder esaudite le nostre preghiere.
Come nostro Pontefice, intercedete presso il Padre e lo Spirito Santo
perché Voi, Santissima e Individua Trinità, ci liberiate dagli assalti di un nemico
che è tanto più feroce, quanto più si avvicina l’ora inesorabile della sua eterna sconfitta.
Sia Maria Santissima, Vostro vivente Tabernacolo, Arca dell’Alleanza,
la debellatrice di Satana e delle sue schiere.
Noi deponiamo nelle mani della Vostra augustissima Madre
la miseria delle nostre suppliche, dei nostri digiuni, delle nostre penitenze;
consapevoli che Ella, Mediatrice di tutte le Grazie e Aiuto dei Cristiani,
saprà presentarLe al Vostro cospetto impetrandoci il Vostro perdono
e ottenendoci la fine di questi giorni terribili di sovversione e di apostasia.
E come la Vergine Immacolata si unì alla Vostra Passione come Corredentrice,
così noi La imploriamo di unirsi alla passione della Chiesa, vostro mistico Corpo,
perché i tesori di Grazie della nostra Redenzione per mezzo della Vostra Croce
siano ancora riversati sulla Santa Chiesa, sui suoi Ministri, su tutti i fedeli
e su quanti avete rigenerato nel lavacro del Battesimo.
Abbiate pietà del Vostro gregge, abbandonato dai Pastori e lasciato alla mercé dei lupi rapaci.
Abbiate pietà dei Vescovi e dei Sacerdoti che per esserVi fedeli subiscono la persecuzione.
Abbiate pietà dei Religiosi e delle Religiose che vi implorano nel silenzio dei loro chiostri.
Abbiate pietà dei fedeli, affamati del celeste alimento della Santissima Eucaristia
e assetati dell’acqua pura della Vostra Parola.
E se l’autorità del Sommo Pastore, che avete costituito in terra come Vostro Vicario, è oggi usurpata per disperdere il gregge e rendersi complice degli operatori di iniquità,
degnatevi di aprire gli occhi a quanti si rifiutano di vedere la strage di innocenti che va compiendosi, la rovina di tante anime destinate alla gloria del Cielo, lo scandalo dei piccoli.
Toccate il cuore dei Pastori che si riuniscono nel Sinodo:
date loro il coraggio di difendere strenuamente e fino al sacrificio della vita
quell’immutabile tesoro di Fede e Morale che gli Apostoli ci hanno trasmesso intatto.
Mandate il Vostro Spirito, il Consolatore, ad illuminare le menti traviate.
Infiammate del fuoco della Vostra Carità i cuori sterili e ribelli.
Risvegliate nei vostri Ministri lo zelo apostolico per la salvezza delle anime,
per l’onore della Santa Chiesa e per la Vostra Gloria.
Ridate virile fierezza ai Consacrati, perché abbiano Voi come modello di purezza e santità
e rifuggano la corruzione dei vizi e la peste dell’impurità.
Ispirate a chi è costituito in autorità sentimenti di vero pentimento e proponimenti di sincera riparazione agli scandali che umiliano la Vostra Sposa e disgustano le anime,
affinché il Calvario che la Chiesa dovrà salire sul Vostro esempio per meritare la gloria eterna
trovi noi e i nostri Pastori degni di combattere la battaglia spirituale che ci attende
sotto le Vostre sante insegne e sotto il manto protettore della Vostra Augustissima Madre.
E così sia.