Pax Christi in regno Christi

Mons. Carlo Maria Viganò

Pax Christi in regno Christi

Intervento al Secondo Congresso del Movimento Russofilo Internazionale
e del Forum sulla Multipolarità
Mosca, 26-27 Febbraio 2024

Eccellenze, Illustri Signore e Signori, Cari Amici,

questa è la seconda occasione nella quale ho l’onore di intervenire al Congresso Internazionale dei Russofili. Ringrazio voi tutti e gli organizzatori di questo evento, per avermi invitato a tenere questa riflessione, che segue di poche settimane la storica intervista che il Presidente Vladimir Vladimirovič Putin ha concesso al giornalista statunitense Tucker Carlson. La reazione dei media mainstream occidentali dimostra quanto la verità faccia paura, in un mondo che vive di menzogna e si regge sulla falsità. 

Tutti voi, qui convenuti, avete ben chiara la minaccia che incombe sul mondo occidentale e sull’intera umanità. Anzitutto, la minaccia di una terza guerra mondiale, sotto le cui macerie seppellire decenni di crimini e frodi commessi da un’élite sempre più potente e tirannica. In secondo luogo, la minaccia dello sterminio di parte dell’umanità tramite l’Agenda 2030. In terzo luogo, la minaccia quanto mai concreta e terribile dell’instaurazione di un Governo Mondiale di stampo totalitario, nel quale i popoli superstiti siano ridotti in schiavitù. La progressiva cancellazione delle sovranità nazionali e il loro assorbimento in organismi sovranazionali hanno come scopo dichiarato l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. I leader del World Economic Forum, con tutte le sue ramificazioni ufficiali e ufficiose, non fanno mistero di aver occupato i vertici delle istituzioni tramite governi-fantoccio e con la cooperazione servile dei media di regime. 

I popoli dell’Occidente hanno ormai compreso di essere governati da servi dell’élite globalista e che il cosiddetto “sistema democratico” è una grottesca finzione, ad iniziare dalla manipolazione delle elezioni. Le continue emergenze – sanitaria, bellica, climatica ed energetica – le crisi che dovrebbero giustificare l’Agenda 2030 non sono però ciò che unisce costoro, e molti iniziano a rendersene conto: ciò che muove queste persone è la loro appartenenza a un culto satanico. Ma chi vuole far regnare Satana, deve prima bandire Dio, con il pretesto della laicità dello Stato: Regnare Christum nolumus. Il mondo occidentale si è ridotto a una cloaca, ad un mattatoio, ad un enorme campo di battaglia, nel quale l’élite controlla le masse, le impoverisce, le sfrutta, le umilia, le schiavizza, le manda al macello. 

Avendo escluso Dio dalla vita pubblica, l’autorità non deve obbedire a nessun principio trascendente, e può dunque mutarsi – come si sta mutando – in dittatura. Il suo potere diviene illimitato e lo Stato – privatizzato e nelle mani di eversori criminali – si sostituisce a Dio. Possiamo credere che gli autori di questo golpe si rassegnino a cedere il potere, proprio quando manca poco all’instaurazione di questo Nuovo Ordine? proprio quando l’élite è riuscita a imporre la sistematica cancellazione dei diritti fondamentali – la salute, la proprietà, la libertà di impresa, la libertà di parola e di educazione, la libertà di muoversi e viaggiare – a un’umanità terrorizzata da continue emergenze create a tavolino, da prospettive di catastrofi inventate, dalla minaccia di guerre e invasioni?

Siamo tutti consapevoli che è in atto un risveglio dei popoli: lo dimostrano le manifestazioni degli agricoltori e degli allevatori che si allargano a macchia d’olio, e quelle dei cittadini di tante Nazioni, esasperati dalla sostituzione etnica – con tutte le conseguenze che conosciamo in termini di sicurezza, criminalità e convivenza – imposta da folli politiche immigrazioniste colpevolmente supportate da organizzazioni sedicenti umanitarie. Ma questo risveglio – se non troverà una risposta seria e responsabile nell’alveo del diritto – sfocerà inevitabilmente in guerra civile, dando il pretesto ai governi servi del World Economic Forum di intervenire militarmente. 

Solo due settimane fa l’Assemblea Nazionale francese ha varato una legge sulle “derive settarie” che prevede forti ammende e la reclusione per chi esprime dissenso. La censura di Stato o da parte di organi sovranazionali è già in atto e andrà aumentando esponenzialmente, così come il controllo sulle masse. Gli scandali della frode elettorale alle Presidenziali americane del 2020; l’evidenza di un criminale piano di sterminio e sterilizzazione di massa mediante l’imposizione di una terapia genica sperimentale presentata come vaccinazione di massa; la volontà di forzare il passaggio alla valuta digitale per controllare come possiamo o non possiamo spendere i nostri soldi: sono tutti segnali allarmanti, ai quali si aggiunge la minaccia di una guerra nucleare. L’élite è disposta a tutto pur di conservare il potere e di nascondere i propri crimini. 

In cosa dunque può consistere un’azione di resistenza e di opposizione, tale da coinvolgere quest’onda montante di dissenso, evitando che possa venire strumentalizzata o dispersa? Vorrei qui esporre la mia visione, che spero possa costituire un’occasione di confronto. 

La Rivoluzione ha fallito, così come ha dimostrato di aver fallito l’ideologia laicista e anticristiana dell’Occidente postrivoluzionario, liberale e massonico. La Russia ha vissuto questo crollo prima di noi, riappropriandosi della sua Fede, delle sue tradizioni e della sua cultura, che il totalitarismo aveva combattuto e cercato di cancellare, esattamente come la dittatura woke combatte e cerca di cancellare la nostra identità, la nostra Fede, la nostra civiltà cristiana e addirittura i principi sacri e universali della Legge naturale. Tutti siamo concordi che i danni causati da una società che si rifiuta di riconoscere Dio sono sotto i nostri occhi. Dobbiamo quindi avere non solo l’umiltà, non solo il coraggio, ma anche e soprattutto la fierezza di professare la nostra Fede, di volere che non solo il singolo, ma anche lo Stato riconosca e onori Nostro Signore Gesù Cristo come Dio, Signore e Re, e che a Lui conformi le proprie leggi. 

Nel 1874 il grande statista Gabriel García Moreno consacrò la Repubblica dell’Ecuador a Nostro Signore, prima di essere ucciso dai sicari della Massoneria. Il suo motto era: Libertà per tutto e per tutti, tranne che per il male ed i malfattori. Come non essere d’accordo? Dobbiamo riconoscere la Signoria di Cristo e arrenderci alla Sua legge, affidare a Lui la nostra patria e la nazione, noi stessi e le nostre famiglie. E chi, tra quanti si onorano del nome Cristiano, non condividerebbe queste parole? Non verremmo forse rispettati anche da chi professa un’altra religione, avendo ritrovato la comune base di principi condivisi come il rispetto della vita, della famiglia naturale, il rispetto per i deboli e gli anziani?

Penso che questo potrebbe costituire davvero, e direi quasi provocatoriamente, il great reset che tutti aspettiamo, e che costituisce un ritorno al Signore di tutti noi, delle nostre famiglie, delle comunità, delle amministrazioni pubbliche. Dovremmo tornare ad essere orgogliosi di poterci professare Cristiani. Dobbiamo tornare a chiamare bene il bene e male il male; a non sentirci inferiori dinanzi all’arroganza del vizio, al cinismo della corruzione; a non lasciarci intimidire dalla apparente irreversibilità del male. Dobbiamo restituire ai popoli occidentali quella speranza che le è stata strappata per soggiogarli. Dobbiamo delaicizzare la società e ricondurla nell’alveo di quell’ordine divino che si fonda in Cristo, Uomo-Dio, unico Salvatore del genere umano, che solo in Cristo può trovare pace. La pace di Cristo – che è pace vera perché fondata sulla verità e sulla giustizia – può essere conseguita solo dove è Cristo a regnare: Pax Christi in regno Christi. 

Qual è l’unica cosa che la chimera globalista non può offrirci? per la quale non ha un surrogato da sostituirvi? L’eroismo di un ideale, la nobiltà di uno scopo per il quale valga la pena combattere ed anche morire. E questo ideale non può che consistere nella Fede in Cristo Signore, nell’amore per Lui e per il prossimo, nel desiderio di dare alla nostra Patria e ai nostri figli un futuro in cui gli orrori del globalismo siano un brutto ricordo. Gli eversori criminali di Davos non hanno nessun ideale da offrire, perché basano il proprio successo sulla paura, e perché ottengono obbedienza dai loro servi con la corruzione e il ricatto. All’ideologia di morte del Nuovo Ordine Mondiale dobbiamo opporre il Vangelo, la parola del Verbo eterno, di Colui che si è detto Via, Verità e Vita. Se affrontiamo il comune nemico sul campo in cui è più forte siamo destinati a soccombere; se spostiamo lo scontro dove invece è debole possiamo vincerlo, con l’aiuto di Dio. Dimentichiamo troppo spesso che Dio è veramente onnipotente, e che nulla possono i Suoi e nostri nemici contro di Lui. Egli aspetta che l’umanità torni a Lui e che si lasci salvare quando tutto sembra perduto.

Questa è l’unica possibile via di uscita dalla distopia presente, perché qualsiasi cosa accada – sia che gli autori del golpe siano sconfitti, sia che conservino con la forza il loro potere tirannico – la consapevolezza della battaglia spirituale in corso orienterà e darà uno slancio soprannaturale alla nostra opposizione, la renderà meritoria e non potrà non giungere al cospetto della Maestà divina. Domine salva nos, perimus! Κύριε, σῶσον, ἀπολλύμεθα. Господи! спаси нас, погибаем (Mt 8, 25). Nella tempesta che infuria, il Signore sembra dormire, mentre attende che Lo invochiamo e che Lo riconosciamo capace di placare le onde e quietare i venti.

Rifondiamo gli Stati sulla roccia, sulla pietra angolare che è Cristo Signore. Restituiamo a Gesù Cristo la corona che la Rivoluzione Gli ha strappato. Scrolliamo da noi il giogo infernale del globalismo, l’adesione a organismi sovranazionali pensati per cancellare la nostra Fede, la nostra identità, la nostra civiltà. Mettiamo gli eversori criminali davanti alle loro responsabilità, ad iniziare dall’aver provocato un sanguinoso conflitto che ha sterminato un’intera generazione in Ucraina, usandola per aggredire la Russia, per svenderla alle multinazionali e per far crollare economicamente l’Europa.

Affrontiamo l’élite non tanto contestando le menzogne delle crisi e delle emergenze, ma piuttosto opponendo alla loro visione di morte la speranza che si fonda su Cristo e sul fare la Sua volontà. Fiat voluntas tua, diciamo nel Padre nostro. Facciamo la volontà di Dio, unica possibile risposta della creatura al Creatore, e unica premessa per vincere con Lui questo scontro epocale. Ce l’ha ricordato anche Tucker Carlson, in una recente intervista rilasciata a Dubai, quando ha indicato i due schieramenti opposti, costituiti da chi riconosce e serve Dio e da chi vuole farsi dio al posto di Dio e contro di Lui, da chi serve la vita e chi promuove la morte, da chi segue la Verità e da chi è servo della menzogna e della frode. 

I popoli sono assetati di Bene, non ne possono più di falsità e inganni, di perversioni e di violenza. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene, dice San Paolo (Rm 12, 21). Vinciamo il male con il bene, e la menzogna con la verità, la superbia con l’umiltà, la corruzione con l’onestà, l’egoismo con la carità generosa. Portiamo la Luce nelle tenebre, la luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1, 9), perché le tenebre in cui si nascondono questi criminali eversori siano squarciate, e appaia l’orrore dei loro crimini esecrandi, e con essi la loro condanna.

Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non come la dà il mondo, Io ve la do (Gv 14, 27). 

A conclusione di questa riflessione, vorrei lanciare un appello a tutti gli uomini di buona volontà, perché le Nazioni siano consacrate al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, Madre di Dio, quale premessa per implorare dal Cielo quella pace che solo il nostro Re e Signore può dare, e che mai come in questo momento è invocata dal genere umano su questo mondo ostaggio di forze infernali. Faccio questo appello al Patriarca di Mosca, ai Prelati della Chiesa ortodossa, ai Cardinali e ai Vescovi cattolici che non hanno ceduto al compromesso, e a tutti coloro che si riconoscono nei principi universali e sacri della Legge naturale.

Su tutti voi, e su quanti condividono la nostra battaglia spirituale, imploro copiose Benedizioni celesti per intercessione della gloriosa Theotokos, la Vergine Madre di Dio.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo,
già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America

Archivio