No all’Agenda 2030
Mons. Carlo Maria Viganò
Messaggio ai partecipanti al Congresso Internazionale
``No all'Agenda 2030``
organizzato dall'Associazione ``Le verità nascoste``
Cari Amici,
è per me un onore e una gioia poter inviare un messaggio a questo Convegno internazionale. Saluto voi tutti e in particolare gli organizzatori di questa iniziativa, Verità Nascoste, OSA e quanti interverranno di persona o collegandosi da remoto. Saluto parimenti quanti ci ascoltano e li incoraggio a perseverare in questa azione collettiva di risveglio delle coscienze.
Altri più esperti e competenti di me hanno avuto modo di spiegarvi dettagliatamente la totale inconsistenza della narrazione globalista, dalla farsa psicopandemica alla non meno assurda emergenza climatica. L’elemento che accomuna queste crisi è lo scopo che i loro promotori si prefiggono: lo sterminio di parte dell’umanità, sulla base della presunta sovrappopolazione del Pianeta. Questo scopo ha come obiettivo finale il monopolio delle risorse alimentari, energetiche, sanitarie e il controllo totale della popolazione superstite, ridotta in schiavitù non mediante le catene, ma attraverso l’implementazione del credito sociale già attivo nella dittatura comunista cinese.
Siamo dunque dinanzi ad un piano globale, portato avanti da personaggi ben noti che hanno di fatto usurpato il potere dei Paesi occidentali e che si avvalgono di loro emissari in tutti i governi. La lista di politici e pubblici funzionari che fanno parte del World Economic Forum – e di altre non meno eversive entità sovranazionali, quali la Commissione Trilaterale, il Gruppo Bilderberg, il Club di Roma – basterebbe a dimostrare l’evidenza di questa gravissima minaccia alle sovranità nazionali, che si accompagna ad una minaccia diretta, concreta e immediata alla vita, alla salute e al benessere socioeconomico dei cittadini.
Tutto questo avviene sotto i nostri occhi, mentre chi è preposto alla difesa dello Stato e della popolazione continua imperterrito a prendere ordini da questi autoproclamati salvatori, che nei decenni precedenti hanno lasciato dietro di sé una scia incredibile di sangue e distruzione. Molti leader mondiali e capi di governo dei Paesi occidentali sembrano avere come unici interlocutori Klaus Schwab, Bill Gates o George Soros. Essi accettano acriticamente le follie sanitarie e climatiche imposte dall’OMS e dalla Commissione Europea cercando maldestramente di dissimulare i veri intenti di queste politiche distruttive. E questo avviene in un clima di generale abdicazione dell’autorità civile e – cosa ancor più grave – anche di quella religiosa.
Sentire – come è avvenuto di recente – Jorge Mario Bergoglio insultare come “stupidi” coloro che non abdicano alla propria intelligenza e rifiutano la narrazione catastrofista sull’origine antropica del riscaldamento climatico, ci dà la misura di questo asservimento totale ai “padroni del discorso”; un asservimento che per le autorità civili costituisce a tutti gli effetti il venir meno del patto sociale e il tradimento di chi ricopre incarichi di potere, ma che in ambito ecclesiale sconfina nel sovvertimento della dottrina cattolica e nell’odioso abuso della potestà magisteriale della Gerarchia. La stessa cosa è avvenuta all’epoca della psicopandemia, quando Bergoglio ha raccomandato i sieri genici sperimentali prodotti con feti abortivi definendo “un atto d’amore” la loro inoculazione. Ma sappiamo bene come sia stato facile indurre il Vaticano a diventare piazzista di vaccini e promotore del Net Zero emissions: con le sponsorizzazioni di BigPharma e di altri enti privati, che vanno ad aggiungersi ai miliardi che Pechino manda alla Santa Sede perché taccia sulle violazioni delle libertà fondamentali del governo comunista.
Abbiamo dunque un “papa” – fra molte, molte virgolette – che abusa dell’autorità e dell’autorevolezza del Papato e della Chiesa Cattolica al di fuori delle proprie competenze. Eppure non spetta al Romano Pontefice esprimersi su teorie che esulano dalle questioni de rebus fidei et moribus, ossia in materia di fede e morale; né spetta all’autorità ecclesiastica dare orientamenti ai fedeli su quali terapie adottare per debellare una pandemia – ammesso e non concesso che di pandemia si tratti – né sensibilizzarli su un’emergenza climatica sconfessata dagli scienziati più autorevoli. E quand’anche la Chiesa volesse intervenire su questi temi, dovrebbe farlo non per rendersi complice di una truffa criminale, ma per denunciarne gli autori, che sono tutti peraltro nemici giurati di Dio e della Chiesa Cattolica.
Eppure abbiamo visto Bergoglio sponsorizzare i sieri genici, arrivando a negare che per le modalità con cui sono prodotti il loro uso è intrinsecamente immorale. Il 23 Ottobre 2021 (qui) e il 18 Ottobre 2022 (qui) ho personalmente denunciato questi aspetti alla Congregazione per la Dottrina della Fede e alla Conferenza Episcopale Americana. Quella mia denuncia fu maldestramente contrastata – anche con attacchi ad personam – chiamando in causa personaggi ampiamente compromessi con l’industria farmaceutica e adducendo apodittiche dichiarazioni di efficacia che pochi mesi dopo sono state clamorosamente sconfessate dalle stesse case produttrici dei sieri. Molti di voi hanno subìto processi sommari o azioni di debunking da parte di società di fact checking finanziate dalle multinazionali del settore, e la censura dei media mainstream si è accompagnata all’ostracismo e alla radiazione di tanti medici e scienziati onesti. Gli insulti che abbiamo e avete sopportato – e che in molti casi giungevano alla diffamazione – rimangono impuniti anche dinanzi all’evidenza dei fatti.
Ci siamo abituati all’idea che in una società che si dice democratica, la sovranità “che appartiene al popolo” (art. 1 Cost.) possa essere delegata a rappresentanti che agiscono contro il popolo, e che non vada processato per alto tradimento il colpevole, ma che invece vada censurato e criminalizzato chi denuncia la congiura. Non diversamente – e sempre sulla base di un’autoreferenzialità inquietante da parte del potere – i fedeli si vanno abituando all’idea che il Papa possa proferire eresie inaudite, insabbiare scandali, manipolare Sinodi, promuovere personaggi corrotti, perseguitare i buoni Cattolici e distruggere impunemente la Chiesa nel silenzio complice dei Vescovi, per il solo fatto di vestirsi di bianco e di abitare in Vaticano.
Perché questo cortocircuito? Perché le autorità nello Stato e nella Chiesa tradiscono il loro ruolo, senza che apparentemente vi sia alcun sistema nei confini delle regole per porre fine alla loro usurpazione?
La risposta è fin troppo semplice: perché quelle autorità hanno voluto rescindere il vincolo indissolubile con la suprema e universale autorità di Cristo Re e Sacerdote.
Se l’autorità civile e l’autorità religiosa traggono la propria origine e legittimazione dall’essere vicarie e luogotenenti dell’autorità di Dio, esse devono mantenersi nei confini della Legge di natura e dei Comandamenti, e gli stessi cittadini e fedeli sanno quando è costituzionalmente ammesso e moralmente lecito smettere di obbedire all’usurpatore. Ma se l’autorità di chi governa non è legittimata dall’alto, ma dal basso o dal consenso mediatico o dal potere economico, questa autorità non è più tenuta ad agire conformemente al Bene, ma per lo scopo che essa stessa decide e senza alcun vincolo sui sudditi. Chi governa oggi non risponde a Dio, ma a chi lo paga e lo ricatta, e a cui deve la sua carica. Sapendo di dover teoricamente rispondere al popolo attraverso organi e istituzioni che però controlla totalmente, nessun freno morale gli impedisce di trasformarsi in tiranno; anzi questo è il suo scopo ultimo, in un infernale Panoptikon digitale (metafora di un potere invisibile con un unico sorvegliante), di chi prospetta come inevitabile la nascita del Governo Unico Mondiale.
Dobbiamo onestamente riconoscere che il problema risiede nel fatto incontestabile che l’autorità, qualsiasi essa sia, si trova ostaggio di una cupola di eversori che sono riusciti ad infiltrarsi nelle istituzioni, stravolgendone gli scopi e pervertendone le finalità. Questa autorità è stata deliberatamente usata per distruggere l’istituzione che governa e contestualmente per screditare l’autorità stessa, in modo che in futuro sia praticamente impossibile rimediare al danno compiuto e che siano le masse a invocare un “salvatore” che ponga fine al caos.
Sono in molti a pensare che l’introduzione del divorzio, della libertà di stampa e di opinione, dell’usura, della pornografia e poi dell’aborto, delle “nozze” omosessuali e dell’eutanasia siano conquiste di libertà, e molti di quanti portavano avanti queste “battaglie per i diritti civili” erano convinti di combatterle in forza del proprio ideale. In realtà una lettura non sprovveduta della Storia ci conferma un dato di fatto: ogni presunta battaglia ideologica ha dietro di sé una macchina di propaganda mediatica, politica ed economica che ha usato spregiudicatamente fasce della popolazione per ottenere degli scopi inconfessabili, ammantandoli di un ideale. Le femministe, gli omosessuali, gli ambientalisti sono sfruttati per distruggere la famiglia e la società, come sono sfruttati i “trans” strumentali alla lucrosa industria della transizione di genere, o i seguaci della religione climatica che provocano blocchi stradali e imbrattano opere d’arte nei musei. La loro ecoansia e le patetiche performance di Ultima Generazione che i media ci propinano quotidianamente sono finanziate da fondazioni e ONG riconducibili a George Soros, promosse da enti che propagandano l’emergenza climatica e organizzano rivoluzioni colorate in Georgia o in Ungheria: non c’è nulla di spontaneo né di veritiero in queste sfrontate operazioni di ingegneria sociale. Crollata la farsa green, Greta Thumberg e gli altri attivisti si ricicleranno in altri ambiti e li ritroveremo a perorare la causa del cannibalismo, della pedofilia, della zoofilia, della necrofilia, tanto la finestra di Overton è ormai aperta.
Dobbiamo dunque comprendere che la nostra battaglia non può essere efficacemente combattuta se non abbiamo ben chiara la matrice intrinsecamente criminale e abbietta dell’intera agenda globalista. Dobbiamo guardare – come state giustamente facendo anche voi e altri vostri colleghi – all’intero impianto del progetto globalista, individuando la mens che vi sta dietro, e alla luce della quale tutto quanto oggi sembra irragionevole o illogico prende immediatamente senso.
Se continuiamo a chiederci perché siano stati imposti dei sieri sperimentali quando se ne conosceva sin dal principio l’inefficacia e la dannosità; perché dovremmo consumare la carne sintetica, dal momento che produce più CO2 di quella naturale; o perché compriamo il gas liquido dagli Stati Uniti a dieci volte il prezzo di quello a cui lo compravamo dalla Federazione Russa, finiamo con l’assecondare la menzogna iniziale che ci è stata imposta a giustificazione delle loro follie. Noi diamo per scontato che lo scopo dei “vaccini” fosse di contenere il contagio, che la CO2 rappresenti una sostanza inquinante per il Pianeta e che quindi vada ridotta, che le sanzioni alla Russia servano per indurla a ritirarsi dall’Ucraina. Ma se sappiamo quali sono i veri scopi che muovono l’Agenda2030 ci rendiamo conto che il fil rouge che unisce la pandemia agli obiettivi Net Zero emissions e alla crisi ucraina è la sistematica distruzione del tessuto socioeconomico dei Paesi occidentali in modo da portarli alla bancarotta e rendere inevitabile quel great reset dal quale l’élite stessa – guarda caso – trarrà il maggiore vantaggio, letteralmente sulla nostra pelle. E questo reset dovrà contestualmente ridurre la popolazione mediante pandemie, vaccinazioni, carestie, povertà e guerre, facendo sì che la transizione al Nuovo Ordine Mondiale risulti più facile da gestire, sempre nel nome di continue emergenze.
È possibile che una lobby di avidi speculatori psicopatici sia riuscita a prendere il controllo di molte nazioni, tiranneggiando i propri cittadini e uccidendone milioni? Sì, è possibile. Chi è malvagio, chi serve il Male non può che mentire, corrompere, uccidere. E questi individui sono oggettivamente malvagi e senza morale. Ma se Dio permette questa prova epocale, è perché sa che essa ci scuote dal torpore nel quale siamo stati tutti troppo a lungo immersi. Abbiamo creduto che la nostra società, che credevamo ancora cristiana, fosse in grado – per così dire – di metabolizzare corpi estranei, di assorbire in modo indolore i continui attacchi alla Religione, alla società, alla famiglia, alla morale, alla Patria e alla cultura. Oggi scopriamo che si è trattato di un attacco su più fronti che aveva come unico scopo quello di renderci incapaci di reagire e di combattere, totalmente manipolabili. Chi non crede più in nulla, chi non ama né Dio né il prossimo, chi non ha ideali da difendere, non imbraccerà mai le armi, non difenderà i suoi cari, non metterà in gioco la propria vita: gli basta la realtà virtuale per appagare le sue basse, omologate voglie. Ci siamo lasciati dire da Papi e Vescovi che tutte le religioni sono uguali, che gli immigrati vanno accolti e che dobbiamo cedere loro le nostre chiese che proprio questa Gerarchia ha svuotato. Abbiamo sopportato che l’anormalità divenisse regola, che l’onestà fosse derisa e i furbi premiati, che il successo e il denaro – Mammona – diventassero l’unico idolo al quale prostrarsi. Ci siamo fatti disarmare, umiliare, deridere e criminalizzare.
Negli Stati Uniti, recentemente, i Cristiani stanno riscoprendo il motto Christ is King, Cristo è Re: è una professione di fede che rimette giustamente Cristo al centro di tutto, quando Satana vorrebbe invece far regnare l’Anticristo. Ed è vero: Cristo è Re, e solo dove Cristo regna vi può essere vera pace e concordia. Forse è giunto il momento di riprenderci ciò che di più importante ci è stato sottratto, e di rimetterlo sotto la protezione di Nostro Signore Gesù Cristo: sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra. Questo è l’unico presidio, anche solamente sotto un punto di vista filosofico e pratico, contro la tirannide.
Su tutti voi, cari fratelli, invoco la più larga Benedizione di Nostro Signore Gesù Cristo.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
16 Giugno 2024