Satanismo e globalizzazione

Mons. Carlo Maria Viganò

Satanismo e globalizzazione

Intervista concessa a Ottobre 2024
e pubblicata a Marzo 2025 sul numero 3 della rivista Caritas

Eccellenza, la rivista Caritas dedica il dossier del suo terzo numero al tema del satanismo, visto nel contesto della globalizzazione. Lei crede che esista un’élite satanista globalista o, per lo meno, soggetta all’influenza satanica?

La presenza di forze malvagie è una realtà con la quale l’umanità si confronta da sempre. Satana odia l’uomo perché vede in lui non solo l’opera meravigliosa della Creazione, ma perché ancor più meravigliosa è l’opera della Redenzione, che gli spiriti ribelli non hanno meritato. Il satanismo costituisce la perversione e il capovolgimento della religione, perché pur riconoscendo Dio rivolge il proprio culto a Lucifero e ai demoni. Se da un lato la Religione rivelata ha come fine la salvezza e la santificazione delle anime, dall’altro il satanismo cerca la loro dannazione, nella folle illusione che la vittoria di Nostro Signore, Uomo-Dio, possa in qualche modo essere diminuita strappando alla gloria eterna quante più anime può.

La realtà del Male è confermata dalla Sacre Scritture, dal Magistero e dalle stesse ammissioni degli adepti delle sette sataniche, tra cui non possiamo non includere la Libera Muratoria. Fino a qualche tempo fa, in ragione dello stigma sociale che giustamente gravava sul satanismo a causa della nostra cultura cristiana, chi adora il diavolo ha cercato di dissimularlo sotto le apparenze dell’esoterismo; ma in questi ultimi anni, complice la presunta laicità dello Stato e l’ecumenismo sincretico “alla Pachamama” della chiesa bergogliana, il satanismo ha preteso i medesimi diritti di cui godono le altre religioni. D’altra parte, se lo Stato si rifiuta di riconoscere e onorare il vero Dio e Bergoglio afferma che « tutte le religioni sono un cammino che conduce a Dio », non si comprende cosa impedisca agli adoratori di Baal di rivendicare le libertà che sono accordate agli adoratori di Shiva o della Madre Terra.

Il Male è dunque organizzato. Lo era in passato, in forma nascosta e clandestina; lo è oggi, mantenendo una parte della propria attività segreta e un’altra pubblica; potrà esserlo domani, quando il culto di Satana potrebbe diventare l’unica religione di Stato, sotto il regno dell’Anticristo. Nella società cristiana pre-rivoluzionaria le Nazioni tributavano pubblici onori al vero Dio e riconoscevano la propria autorità come vicaria della Signoria di Cristo. Nella società anticristica post-rivoluzionaria le Nazioni tributano pubblici onori all’irreligione e all’empietà, spostando nella sovranità popolare la propria legittimazione. Satana è simia Dei, scimmia di Dio: l’intera impostazione della sua azione malefica contro l’uomo è il capovolgimento pedissequo dell’azione della sua grande nemica, la Chiesa Cattolica, e della societas christiana che di questa è naturale espressione sociale.

Lei si è espresso con forza dopo le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024. Può dire ai nostri lettori quali scene l’hanno particolarmente colpita e cosa c’era di espressamente satanico in esse?

Alcuni aspetti di quella infame performance volevano suscitare sdegno e scandalo in quanto palesemente anticattolici, come ad esempio la parodia blasfema dell’Ultima Cena. Ma ciò che a mio parere rivelava il “marchio di fabbrica” infernale è stata la sfrontatezza nel proporre uno spettacolo non solo offensivo, ma anche brutto e ripugnante. La Verità è di Dio, come sono attributi divini la Bontà e la Bellezza. Ciò che è vero è anche buono e bello, perché viene da Dio. Ciò che è falso è necessariamente cattivo e brutto, perché viene dal Maligno. Questa bruttezza è il marchio del satanismo: sono brutti e svirilizzati gli uomini, brutte e aggressive le donne; la deformità è celebrata contro l’armoniosità del corpo, la contraffazione si sostituisce all’originale, il surrogato cancella la natura.

Dopo lo scalpore suscitato dalla parodia sacrilega dell’Ultima Cena, che non è stata solo l’ultimo pasto di Cristo ma anche l’istituzione della Santa Messa da parte di Nostro Signore, gli organizzatori hanno cercato di prendere in giro la presunta ignoranza dei cattolici sostenendo di non essersi ispirati all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, ma a un dipinto del poco noto pittore Jan van Bijlert intitolato “Il festino degli dei”. Non è forse questa la prova che quando i cattolici esprimono il loro disaccordo con il sacrilegio, il satanismo culturale si ritira?

Ciò che disturba maggiormente di queste sempre più frequenti manifestazioni di empietà è che i propagandisti della trasgressione – che non è mai fine a se stessa – cercano di abituarci all’orrido e al ripugnante, a ciò che è blasfemo e perverso, in nome di una presunta fraternità umana che dovrebbe trovarsi unita non nella professione dell’unica Fede nell’unico Dio, ma nella comune apostasia e nell’offesa violenta e arrogante contro Gesù Cristo.

A sentir loro siamo noi Cattolici a voler vedere a tutti i costi degli attacchi sacrileghi dove invece c’è solo “arte” e “libertà di espressione”. La reazione dei “cattolici” dinanzi a questi episodi è in questo senso un chiaro segnale della crisi presente: essi protestano non per il fatto oggettivo dell’offesa alla Maestà di Dio, ma per il fatto relativo dell’offesa fatta a coloro che credono in Dio. E in questo, molti di loro dimostrano di essere contaminati da quell’indifferentismo religioso, che è prima e ovvia conseguenza dell’ecumenismo sincretista del Vaticano II. «Per i Cattolici, nelle Specie Eucaristiche vi è il Corpo e il Sangue di Cristo», usano dire i vescovi modernisti quando viene profanato il Santissimo Sacramento, con ciò relativizzando la realtà che dovrebbero invece proclamare fermamente. Il Santissimo è il Corpo e il Sangue di Cristo, che vi si creda o meno. La Messa è il sacrificio incruento del Calvario, e Satana lo sa benissimo: per questo vi si scaglia contro con tale veemenza.

Certo, se i Cattolici pretendessero lo stesso rispetto di cui beneficiano la Mezzaluna e la Sinagoga, e soprattutto se sapessero farsi rispettare come si fanno rispettare i fedeli delle altre religioni, l’arroganza dei satanisti e degli empi sarebbe comunque costretta a procedere più lentamente. La prospettiva che dobbiamo adottare è però diversa: agli occhi di Dio, e quindi agli occhi del Cattolico, tutte le false religioni sono indifferentemente opera del Maligno – Omnes dii gentium dæmonia (Ps 95,5) – perché in tutte vi sono elementi che adulterano ciò che Egli ha insegnato di Sé e del dovere dell’uomo di “conoscerLo, amarLo e servirLo in questa vita, e per goderLo poi nell’altra in Paradiso”.

Durante il suo ministero, lei ha svolto diverse missioni nell’ambito della diplomazia vaticana. Questa esperienza internazionale le ha permesso di individuare progetti satanici su scala globale? Può fare qualche esempio?

L’azione del demonio non è necessariamente fatta di messe nere e sacrifici umani, anche se prima o poi chi frequenta certi ambienti è posto dinanzi alla prova per dimostrare la propria fedeltà alla setta. L’opera della Sinagoga di Satana è fatta anche di grandi progetti apparentemente umanitari o filantropici, ma che devono condurre i popoli verso il regno dell’Anticristo. Tra questi piani eversivi annoveriamo l’Agenda 2030 della Fondazione Rockefeller adottata dalle Nazioni Unite e il Great Reset del World Economic Forum (ivi comprese le politiche sanitarie dell’OMS), gli obiettivi sostenibili della transizione green, l’immigrazionismo come strumento di ingegneria sociale. Anche l’ideologia LGBTQ+ e la teoria gender sono chiaramente progetti di matrice satanica condotti su scala globale per uccidere l’uomo nel corpo e nell’anima.

Non sfuggirà un dato a dir poco sconcertante, e cioè che la “chiesa sinodale” appoggia e promuove indistintamente tutti questi progetti, come se Bergoglio tenesse a far sapere ai suoi padroni di aver svolto bene i compiti impartitigli. E in effetti sembra abbia seguito tutte le indicazioni relative alla “primavera della Chiesa” che John Podesta, per ordine di Hillary Clinton, contenute nelle mail diffuse da Wikileaks. Questo ci porta dunque a considerare anche quanto avviene nella Chiesa come frutto di un progetto infernale ispirato e guidato da Satana.

Infine, è certamente di origine luciferina la sordida complicità dei leader occidentali nei crimini esecrandi commessi ai danni dei bambini e degli adolescenti: il pactum sceleris di politici, governanti, banchieri, imprenditori, professionisti, attori, artisti e sportivi negli abusi e nei sacrifici rituali di minori che il Sistema non riesce più a insabbiare, ci mostra una vera e propria organizzazione eversiva criminale e satanica che fonda il proprio successo e consolida il proprio potere grazie alla forza del ricatto e al vincolo di segretezza tra gli adepti. Il terrore del deep state internazionale dopo i casi di Jeffrey Epstein e di Sean Combs è dovuto alla consapevolezza che quando la verità verrà alla luce, tutte le persone coinvolte in questo enorme scandalo non potranno più essere ricattate e costrette ad obbedire agli ordini dell’élite globalista, una volta che il pubblico ne conoscerà i nomi e i volti. Se viene meno l’arma del ricatto, la macchina infernale si inceppa e il progetto sinarchico dell’Anticristo subisce un rallentamento proprio quando tutto sembrava pronto per instaurare il Nuovo Ordine Mondiale.

Credo sia un progetto altrettanto satanico l’Accordo segreto stipulato e recentemente rinnovato dal Vaticano con la dittatura comunista di Pechino. Gli osservatori internazionali denunciano una recrudescenza delle violazioni dei diritti civili da parte del Governo cinese, pari solo a quella degli anni Settanta. La persecuzione dei Cattolici è spietata e condotta su vasta scala, nel silenzio complice dei “vescovi” di nomina governativa, che Bergoglio approva a piè di lista senza fiatare. E al Sinodo dei Vescovi hanno partecipato anche “prelati” cinesi, sempre concordi con le linee guida dettate dal Gesuita. Il tradimento da parte della “chiesa sinodale” dei Cattolici cinesi fedeli al Papato viene consumato dallo stesso usurpatore del Papato stesso.

Lei è stato Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa. Questa istituzione sostiene di essere la principale organizzazione per la difesa dei diritti umani in Europa. Ha riscontrato che i diritti umani al rispetto delle proprie opinioni politiche o del proprio credo religioso sono garantiti in modo soddisfacente?

La grande contraddizione dell’epoca post-rivoluzionaria e post-conciliare consiste nel condurre anche i Cattolici tradizionalisti ad accettare le premesse ideologiche dell’avversario, cercando di volgerle a proprio vantaggio. La questione dei diritti umani – ossia dei principi derivanti dalla cosiddetta Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 – ci porta a chiederne l’applicazione anche nella difesa dei nostri diritti, dei diritti dei Cattolici, non fosse che per una questione di uniformità rispetto ad altri credenti, talvolta privilegiati ex officio rispetto ad altri. Ma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino è stata scritta dalle Logge e imposta agli Stati rivoluzionari da governanti massoni all’unico scopo di negare i diritti di Dio e di quanti credono in Lui; e di farlo nello stesso momento in cui si riconosce cittadinanza agli idoli, ai demoni e ai loro adoratori.

Noi continuiamo a pensare – influenzati dalla propaganda del mainstream e del politically correct che il nostro avversario sia leale e sincero, anche se non ha le nostre idee; e che non vi è motivo di dubitare di quel che dichiara di voler fare e di come farlo, anche se ogni volta è evidente che mente e che ci inganna. Chi parla di “diritti umani” fa riferimento, anche solo lessicale, a un mondo che è opposto al nostro in quanto Cattolici, perché in quei “diritti umani” è contenuta la negazione dei diritti divini. Come possiamo noi Cattolici chiedere di essere non dico tutelati, ma almeno tollerati, quando è il nostro stesso essere Cattolici a costituire una negazione delle idee e dei principi fondanti delle società odierne? Come potrebbe un governante globalista riconoscere dei diritti a chi – a differenza degli adepti della religione woke – avrà dei figli che educherà cristianamente, i quali cristianamente cresceranno, lavoreranno, si sposeranno e moltiplicheranno, diffondendo la loro Fede come un pericolosissimo virus? Dobbiamo comprendere che se vogliamo uscire da questo infernale labirinto dobbiamo “ragionare oltre gli schemi”, per così dire. Non possiamo sperare di vincere, stando alle regole decise dal nostro avversario, che peraltro valgono solo per noi e non per lui.

L’Unione Europea, seguita a ruota dal Consiglio d’Europa, difende i falsi “diritti” imposti dall’élite satanica e globalista che governa l’Occidente: il diritto della madre ad uccidere il figlio che porta nel ventre; il diritto del figlio (o dello Stato) di uccidere l’anziano, il malato e addirittura il povero; il diritto del pervertito di corrompere gli altri e in particolare i giovani promuovendo i propri vizi; il diritto degli immigrati di delinquere nella totale impunità; il diritto dello Stato di indottrinare i figli; il diritto dell’individuo di modificare la propria natura con le mutilazioni della transizione di genere; il diritto del singolo di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso, con altre specie animali o con oggetti (non sto scherzando); il diritto della multinazionale di usare i cittadini come cavie o schiavi.

Nel 2009 è diventato Segretario Generale del Governatorato dello Stato Vaticano. Sotto la sua guida, un deficit contabile di 10,5 milioni di dollari si è trasformato in un surplus di 44 milioni di dollari in un solo anno. Nel 2010 ha anche proposto l’uscita del Vaticano dall’euro, proposta che è stata respinta. Può spiegarci quali malfunzionamenti erano alla base dei deficit? E la standardizzazione bancaria transnazionale non è forse un modo per fare pressione sui governi, anche per attuare politiche ispirate al satanismo?

In un contesto di corruzione diffusa, è normale che un’azione di contrasto e di controllo ponga fine agli episodi più macroscopici. Quello che è difficile – se non vi è una precisa volontà “politica” – è sradicare la rete di complicità e ricatti che impedisce la vera opera di risanamento. Tant’è vero che ogni volta che ho cercato di contrastare questa rete di corruzione scontrandomi con i suoi vertici, in un modo o nell’altro sono stato trasferito e quello che avevo fatto sino a quel momento vanificato. Certo, la standardizzazione bancaria transnazionale semplifica le transazioni, e questo è un vantaggio; ma allo stesso tempo crea una “dipendenza” dagli indubbi vantaggi del circuito finanziario, e sottopone chi vi aderisce al rischio di vedersi sospeso l’accesso per qualsiasi motivo. Dobbiamo allora chiederci perché la Santa Sede e tutti i suoi Organismi abbiano voluto sottoporsi ad un organo di controllo, l’AIF – l’Agenzia di Informazione Finanziaria, inizialmente collegata con la Banca d’Italia e al suo Governatore Mario Draghi – e alla MONIVAL perdendo così la sua sovranità finanziaria.

Il 25 agosto 2018, lei ha scritto una lettera aperta per denunciare lo scandalo sessuale che ha coinvolto il cardinale McCarrick e la complicità di cui ha beneficiato, e ha chiesto le dimissioni dei vertici del Vaticano, compreso il Papa. Sei mesi dopo, in un libro intitolato “Sodoma, enquête au cœur du Vatican”, il giornalista Frédéric Martel ha denunciato l’esistenza, soprattutto ai vertici della Gerarchia cattolica, di numerose tendenze omosessuali, talvolta represse, ma talvolta anche assecondate. Possiamo dire, come fece Papa Paolo VI il 29 giugno 1972, che «il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio attraverso alcune fessure», e che il satanismo globale agisce ormai nel cuore stesso del Vaticano attraverso la lussuria?

Paolo VI deplorava «il fumo di Satana» mentre apriva, anzi spalancava le porte della Chiesa Cattolica per meglio diffondere l’incendio di cui lui e la sua “chiesa conciliare” erano ardenti fautori. Ed è significativo – come ho più volte evidenziato – che il traviamento dell’intelletto nelle questioni dottrinali e filosofiche si accompagni quasi sempre con la corruzione morale. Difficile trovare eresiarchi casti, o pervertiti che non siano anche eretici.

Un buon superiore, tanto nel mondo civile quanto in quello ecclesiastico, sceglie come collaboratori persone oneste e integerrime, perché siano libere di agire e operare senza esser soggette all’altrui ricatto e perché lo stesso superiore non ha nulla da temere dalla loro onestà e integrità. Viceversa, un cattivo superiore deve necessariamente circondarsi di corrotti tanto e più di quanto non sia egli stesso, in modo da poterli ricattare e costringere a fare quello che vuole, senza temere di essere a sua volta ricattato da loro.

Posto dunque che vi è un piano eversivo globale che comprende le Nazioni ma che si estende anche alla Chiesa Cattolica, e preso atto che nella sfera civile vige un sistema ricattatorio basato sulla corruzione, tramite il quale l’élite sta ottenendo i risultati che si prefigge; è evidente che il golpe portato a compimento dal deep state in molti Stati – tra cui la Francia di Macron –trovi speculare applicazione anche nella Chiesa di Roma, dove la deep church ha preso il potere da sessant’anni. Ed è altrettanto evidente che anche in seno alla Chiesa il piano sta trovando realizzazione proprio perché coloro che vi collaborano da decenni sono invischiati in vizi e delitti che li costringono, volenti o nolenti, ad obbedire agli ordini e a seguire la loro agenda.

La stampa ha riportato le sue affermazioni su Papa Francesco, che hanno portato il Dicastero per la Dottrina della Fede ad annunciare la sua scomunica latæ sententiæ per scisma il 5 luglio 2024. Quale messaggio vorrebbe inviare ai cattolici della Tradizione in seguito a questi eventi?

Essere accusato di scisma e condannato alla scomunica da una setta di scismatici e di eretici ha del paradossale. Ma è paradossale anche essere processati e incarcerati per dei non-reati – come pregare in silenzio fuori da una clinica abortiva, rifiutare l’inoculazione del siero genico o opporsi ai diktat dell’ideologia gender – da uno Stato governato dagli emissari di Klaus Schwab o della McKinsey.

Il Vaticano occupato da un usurpatore e dai suoi cortigiani lancia scomuniche e anatemi solo contro chi, non essendo ricattabile, non ha nulla da temere denunciando eresie, scandali e turpi complicità. Assieme alla censura della “disinformazione”, l’uso politico della giustizia è ampiamente diffuso nelle “democrazie” occidentali per eliminare le voci dissenzienti. Non stupisce che adotti gli stessi metodi anche la “chiesa sinodale” del Gesuita Argentino.

Ai Cattolici tradizionali chiedo: Leone XIII mi avrebbe dichiarato scismatico e scomunicato per aver denunciato gli errori di un “concilio” che egli stesso avrebbe condannato? E quale sarebbe stata la posizione di un canonista davanti all’evidenza dell’azione eversiva dell’usurpatore Bergoglio, se non considerare illegittima e nulla la sua elevazione al Papato?

Secondo alcuni osservatori, uno dei progetti globalisti è quello di sostituire tutte le religioni con un’unica religione sincretica. Questa religione si ispirerebbe a un approccio ecumenico interreligioso esteso anche alle religioni non cristiane e persino a quelle non abramitiche. Papa Francesco ha fatto numerosi passi in questa direzione e lei ha denunciato la religione neoglobale che dovrebbe avere un tempio ad Abu Dhabi. Cosa possono fare i fedeli cattolici per preservare la vera fede?

Non si tratta di «alcuni osservatori», ma degli artefici di questo progetto sincrestista che si radica nelle dottrine eretiche della Massoneria, et pour cause! Tutte le false religioni hanno pieno titolo per comparire nel Pantheon globalista, essendo tutte – anche se in misura apparentemente diversa – frutto dell’opera di Satana. L’unica religione ad esserne esclusa è ovviamente l’unica vera, che non a caso è anche l’unica di cui Satana teme l’azione soprannaturale. Bergoglio, in quanto esponente ed emissario dell’élite globalista, non può non promuovere con entusiasmo quello che in definitiva è il naturale approdo del Vaticano II: la riunificazione delle denominazioni cristiane auspicata dai decreti conciliari si è presto allargata prima all’Ebraismo e con Assisi anche alle religioni monoteiste e alle “tradizioni religiose”, per poi essere estesa da Bergoglio anche alle superstizioni indigene delle Americhe. In questo mi pare si possa vedere la totale eterogeneità della “chiesa conciliare e sinodale” con la Chiesa Cattolica, ed è questo che la rende una setta scismatica ed eretica, meritevole dunque di entrare nel tempio di Abu Dhabi o ovunque sia dato spazio ai falsi dèi e alle false religioni. Non possiamo nemmeno negare che l’azione dissolutrice di Bergoglio è perfettamente coerente con le premesse poste dal Concilio e gradualmente portate alle loro logiche conseguenze dai papi conciliari.

Così, come nel mondo civile non possiamo combattere efficacemente il globalismo se continuiamo a condividerne le basi ideologiche rivoluzionarie, nel mondo religioso non possiamo opporci all’apostasia della “chiesa sinodale” se continuiamo a condividerne le basi teologiche conciliari. E siccome il deep state che opera nella sfera civile e la deep church che opera in quella religiosa sono due facce della stessa infernale medaglia, è logico aspettarsi che il progetto sincretista per una grande Religione dell’Umanità di matrice massonica e luciferina trovi totale e incondizionato appoggio tanto nei governanti civili quanto nella gerarchia bergogliani.

Cittadini e fedeli si vedono defraudati dell’autorità legittima nello Stato e nella Chiesa, sostituita con traditori corrotti totalmente asserviti all’élite. Riconoscere loro legittimità significa “costringere”, per così dire, Nostro Signore, Re e Pontefice e unico detentore a pieno titolo di ogni potestà, a ratificare un potere a Lui ribelle e che Gli usurpa l’autorità per compiere il Male e impedire il Bene. Ma questo ripugna alla ragione ancor prima che alla Fede.

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