Messaggio di S.E. Rev.ma Mons. Carlo Maria Viganò
15 Agosto 2023
Cari Amici e Benefattori, permettetemi di rivolgermi a Voi tutti, a meno di due mesi dalla costituzione dell’Associazione Exsurge Domine, per esprimerVi la mia profonda gratitudine dinanzi alla Vostra generosa risposta al mio appello in favore del progetto del Villaggio Monastico in cui accogliere le Benedettine di Pienza. E come sono convinto che l’ispirazione nel fondare questa Associazione sia venuta dal Signore, così sono certo che sarà il buon Dio a ricompensarVi con la magnificenza di cui solo Lui è capace.
Colgo l’occasione per assicurarVi di aver ricevuto le Vostre lettere e i Vostri messaggi, tanto numerosi da non consentirmi di rispondere singolarmente a ciascuno, ma che porto nel cuore e che depongo ai piedi dell’altare: siete tutti nelle mie preghiere e in quelle dei sacerdoti e dei religiosi che con me fanno quello per cui il Signore ci ha chiamati a servirLo.
Il dogma della Comunione dei Santi, questo mirabile mistero della nostra santa Religione, ci unisce nel vincolo della Carità soprannaturale portandoci a mettere in comune, come i primi Cristiani, i piccoli e grandi tesori che la Grazia ci concede. Ed è di grande consolazione vedere come, quanto più mettiamo nei forzieri della Provvidenza queste Grazie materiali e spirituali, tanto più ne siamo spiritualmente arricchiti. E questo è dovuto alla grandezza del nostro Re divino, il Quale aspetta il nostro nulla come necessaria premessa per sopperirvi con il Suo tutto.
La festa dell’Assunzione della Beata Vergine al Cielo, proclamata come dogma dal Venerato Pontefice Pio XII nel 1950, ci induce a meditare su un aspetto che troppo spesso è trascurato da noi Cattolici, e cioè l’unione di corpo e anima, di materia e spirito, che il Signore ha voluto creandoci e redimendoci. Siamo chiamati alla gloria eterna in corpo e anima, anche se dobbiamo attendere il giorno del Giudizio per riunire le nostre spoglie all’anima immortale. Questo destino ha conosciuto una sola deroga, che Nostro Signore ha concesso alla Sua Augustissima Madre: accogliendo la Vergine Immacolata senza che il Suo corpo conoscesse la corruzione della tomba, Egli ha voluto onorarLa con un privilegio specialissimo, mostrandoci in Lei la Mediatrice di tutte le Grazie, la Regina che intercede per noi presso il trono del divin Figlio e che, nella Sua sollecitudine verso noi Suoi figli, siede incoronata dalla Santissima Trinità. Il dogma dell’Assunzione, come tutte le verità di Fede che costituiscono le pietre dell’edificio cattolico, non è un concetto astratto che nulla cambia della nostra esistenza; esso è bensì la conferma della necessità di avere in Maria Santissima il modello di vita cristiana, nella beata speranza di ricomporre grazie al Sacrificio di Cristo quell’ordine che il peccato originale ha infranto, e che l’Immacolata Concezione ha preservato nella Madre di Dio, in vista dell’Incarnazione di Nostro Signore.
Chiediamo dunque alla Vergine Madre, che ci ha preceduti nella gloria eterna anche con il proprio corpo mortale, di farci comprendere che quest’ordine divino di corpo e anima ci chiama a riparare nell’ordine della Grazia ciò che abbiamo infranto con la disobbedienza a Dio. E a fare tesoro, su questa terra – questa valle di lacrime in cui peregriniamo verso la Patria celeste – delle preziose opportunità di accumulare tesori nel Cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano (Mt 6, 20): anche usando dei beni materiali di cui la Provvidenza ci ha muniti per scopi alti e nobili, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
15 Agosto 2023
In Assumptione Beatæ Mariæ Virginis