Donazioni e contributi
Se la Provvidenza ha concesso a taluni di essere amministratori dei Suoi beni, queste ricchezze possono e devono essere usate come Egli desidera. Chi ha mezzi, memore del precetto evangelico, deve ricordarsi che a chi più ha, più il Signore chiede.
Oggi nella Chiesa ci sono centinaia, migliaia di chierici, sacerdoti, monaci e monache, frati e suore, religiosi e laici a cui un’autorità tiranna e corrotta nega il sacrosanto diritto di essere fedeli a Nostro Signore come lo sono stati i nostri fratelli nella Fede per duemila anni. Non a caso la “nuova chiesa” si autodefinisce “conciliare” proprio per differenziarsi da quella che semplicisticamente chiama “chiesa preconciliare”, ma con questa significativa presa di distanze dimostra di agire al di fuori e contro l’unica Chiesa di Cristo. Essa non tollera la Tradizione: i rigidi, gli indietristi devono essere considerati affetti da un disturbo patologico e vanno estromessi dalla Chiesa. Poco importa se rimangono in mezzo alla strada, senza mezzi di sostentamento e senza alloggio. In questi ultimi anni un numero sempre crescente di sacerdoti, seminaristi e giovani che si sentono chiamati al servizio di Dio in fedeltà alla Tradizione Cattolica si sono rivolti a me in cerca di aiuto e sostegno: finora ho cercato di sopperire personalmente alle loro necessità, spirituali e materiali. È giunta l’ora di organizzare una rete di sostegno e di resistenza per porre un freno a questa situazione disastrosa.
Ciò è tanto più necessario in un momento in cui i Seminari, stravolti nella disciplina e nella formazione dottrinale, sono ricettacoli di corruzione e scuole di eresia per i pochi che ancora osano avventurarvisi. Serve dunque una formazione al sacerdozio solida e senza compromessi, e che sia economicamente autosufficiente per non dover temere ritorsioni vaticane. Ma è anche urgente un supporto economico dei sacerdoti e delle comunità religiose tradizionali, perché senza mezzi il loro apostolato ne è gravemente compromesso. Questi sacerdoti e religiosi, che per la legge della Chiesa hanno diritto a uno stipendio e un luogo dignitoso in cui vivere, si trovano da un giorno all’altro privati di ogni aiuto materiale, e qualche vescovo ha osato addirittura proibire ai laici di soccorrerli nelle loro necessità immediate, andando contro ai più elementari principi evangelici di carità.
Modalità di invio delle donazioni
Pagamento con carta di credito
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Banca: Banca di Credito Cooperativo di Roma
Indirizzo della Banca: Agenzia n.3, Via Vodice 29/31 – Roma
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